L’Azienda

L’azienda Cantine Sant'Agata

Il vino, come la famiglia, ha radici profonde

Erano gli anni d’oro dell’industrializzazione e le giovani coppie abbandonavano le campagne per uno stipendio sicuro in prossimità delle grandi città.

Mia madre e mio padre, avendo capito l’importanza delle proprie origini, per mia fortuna non avevano lasciato le terre native come molti loro coetanei per andare a lavorare alla Fiat ed erano rimasti nel piccolo paese di Scurzolengo a coltivare la vite per poi vendere il proprio vino.
Nascere e crescere in campagna, con genitori agricoltori mi ha dato fin da giovanissimo la possibilità di sperimentare e assaporare i veri prodotti naturali, capire i terreni e saperli interpretare per avere il massimo risultato da loro, senza sfruttarli e senza recare danni all’ecosistema. Raccogliere le albicocche mature direttamente dalla pianta e sentire il loro profumo impregnare la pelle delle mani era un’esperienza sublime, come raccogliere i pomodori maturi scaldati dal sole, spaccarli a metà e mangiarli senza aggiungere nulla.

Franco Cavallero
Azienda Sant'Agata

Sono nato nel 1968 da genitori contadini.

All’inizio degli anni 90, io e mio fratello Claudio diventammo i titolari dell’azienda agricola di famiglia, decidemmo di chiamarla Cantine Sant’Agata, per la presenza, di fronte alla nostra abitazione, di un pilone votivo, posto da una famiglia facoltosa in onore a Sant’Agata. Quello per noi fu un punto di partenza importante, fu l’inizio di un percorso importante che cambiò per sempre la nostra vita.
Mio padre aveva un mercato prevalentemente di privati, compravano il nostro vino in damigiane per imbottigliarselo a casa, ma a me non bastava! Volevo avere soddisfazioni maggiori, volevo vedere le mie bottiglie nei ristoranti, volevo che qualcuno riconoscesse il nostro vino e ne parlasse.
Ho iniziato a viaggiare per promuovere e proporre il nostro vino nel mondo. Purtroppo, non eravamo benestanti, i soldi non bastavano mai e ci eravamo appena “regalati” un mutuo importante per costruire la nuova sede aziendale.

La prima fiera all’estero fu l’Anuga di Colonia nel 1993. Per poter partecipare io e mia moglie decidemmo di usare i soldi regalati dai nostri parenti per il viaggio di nozze, fu una prima esperienza davvero esaltante, anche se con pochi risultati di vendita. Conobbi produttori di cui avevo sempre e soltanto sentito parlare, avevo avuto modo di stare con loro e confrontare le mie idee, ma soprattutto avevo rotto una barriera. Avevo la conferma di aver preso la strada giusta.
I confini non erano più un problema, ma un obiettivo intermedio prima di raggiungere delle mete sempre più lontane.

Il vino, come la famiglia, ha radici profonde

Ho tre figlie: Ginevra, nata nel 2004, Elisa nata nel 1995 e Altea nata nel 1997, lo stesso anno in cui sbarcammo per la prima volta in America, quello, che da li a pochi mesi, sarebbe diventato il mio mercato di riferimento. Negli ultimi anni 90, vendevo più vino a Manhattan che in tutta Italia. I successi ottenuti nel mondo vitivinicolo, li devo soprattutto al vitigno Ruchè. Pochi anni prima del mio debutto in azienda, mio padre con lungimiranza aveva impiantato un ettaro di questo vitigno ed è stata la mia fortuna. Un vino rosso che sa di rose e viole, con un’acidità contenuta e non aggressiva, un vino naturalmente moderno, con abbinamenti fusion e contemporanei, precursore e maestro di esaltazione del territorio. La vera svolta aziendale è arrivata nel 2007, quando la sede aziendale venne distrutta da un incendio, la mancanza di un’assicurazione a copertura del danno subito espone nuovamente la famiglia verso le banche fornitrici. Franco decide di ampliare le proprie proposte di vendita tornando alle origini, aprendo delle attività di somministrazione verso il pubblico finale…. nasce così la Forum vini di Franco Cavallero.

Azienda Sant'Agata